Trovo sull’onda le tracce del vento
sulla sabbia i segni dell’acqua
e uno specchio che vede e rifrange
la luce che ricca si spande
in questa giornata d’agosto
lucente e tersa di pioggia recente.
Non è il sangue dove cerco la forza
né la pelle dona quel senso,
è la luce che passa dagli occhi,
è la storia, la storia degli uomini
che nutre lo sguardo affamato,
e vive nello sguardo degli altri.
Muore alla delusa speranza
come vetro infranto, miraggio
che nutre le vite di tanti.
Ma nasce la gemma dal ramo,
riempie l’onda gli anfratti.
Porta il vento parole lontane.