Assaporare te, dell’inanimato ventre
per discese calde di brodaglia.
A pranzo sei bouquet di sempre,
a sera, rigurgito di effetto canaglia;
e quando vi è quiete si accomoda l’odor di famiglia.
Quest’oggi ho nutrito il mio ventre
del tuo effluvio giornaliero, la mia giornata
satura di piccole speranze di sempre
rigurgita per un istante ormai statico una mela avvelenata.