Andrea Lattuca, La caccia, 2009
Nell’istante in cui perdo le parole
io custodisco i segreti del Nulla
sapessi come ingombrano le case,
le tegole, mentre la pioggia scende giù, rapida
dagli occhi svuotati nelle nuvole
e s’appiglia alle caviglie del solitario salice
nel giardino.
Ti racconterei, facendoti posto
sul centimetro quadrato in cui vivo,
bocca a bocca in cui annegare
il respiro, e annegarci il quel non senso–senso
che mi sfugge, mentre divieni canto nuovo
in punta alla lingua
nell’istante in cui perdo le parole.
Anileda Xeka