Se mi ascoltassi, solo il tempo di un addio:
Non son gli amanti questi infiniti corpi
intensi occhi a maturar ricordi?
Non son gli amanti
frutta matura delle loro braccia
a prender ali a scorger abissi?
Il tempo eterna ogni loro ansia
sono attimi che non periscono
e la bufera di un mare che schiuma
non e’ che loro lontano parente.
Per ora soltanto loro
oro che luccica nella conca
anime che vagano sui corpi
testimoni di un altro racconto
ascoltano soltanto
il fiume del loro cuore sopraffatto.
E il gioco dei fiori appena promessi
trascende l’orizzonte si fonde nell’azzurro.
Non semplice il ricordo di esser stati
si e’ semplicemente nascendo
noi quì adesso
e tendiamo le nostre braccia verso l’altro
come tentammo piu’ volte con le nostre madri
quando aspettavano ai cancelli con occhi stupefatti
e scavalcando ogni cosa ci univamo
la loro parte alla parte mancante
che temeva di esistere già
di diventare altro figlio.
E tu amante dormi
e ancora reggi tra le tue braccia abbandonate
le ali del mio pensiero che fugge
e l’acqua che bagna il tuo volto di perla
è un gioco insonne che fonde lacrime e sogno.