E’ da tempo, oramai,
che m’inerpico sul colle
ove lecci sospinti da leggera folata s’inchinano
e come onde le chiome fluttuano e offuscano
da sulfureo turbamento
i miei sensi.
Una danza leggera ma impetuosa si compie,
d’inesplorati sentieri,d’anima,corpo,per cercare l’oltre.
Le emozioni sono nutrimento di radici profonde,
di vivere peregrino;
e quando d’inumidite palpebre
immagini lontane rinvengo
la tua fermezza era il mio rifugio.
Sconfina lo sguardo nel silenzio di questa radura
e il battito del cuore lentamente s’acquieta.