La mangiatrice d’uomini
Ascolta
Raffaello
bello è il vento
fra le canne
laddove
frammezzo al fruscio
due verdi bisce d’acqua
si accoppiano
senza tanti complimenti
Ma io temo
questo vento parlante
che so decifrare
non ho la forza
per chiuder la porta
in faccia al temporale
e rimango qui
sulla vecchia soglia
ad ascoltare
il sospiro
dei rospi in amore
e a contare i capelli
ad uno ad uno
un tuono lontano
increspa l’acqua
la tigre affamata
alza la testa e fiuta l’aria
acquattata nell’erba
aspetta il calar del sole
e poi silenziosa verrà
ombra lungo le mura
a prendersi l’uomo
prima che il temporale
ne spazzi via l’odore
L’acqua intanto
Inizia a cadere leggera
e tutta la mia paura
si acqueta
in un lungo brivido
che mi scuote
da capo a piedi
CARLA CONTI