Ho negato il volto a Morfeo
nell’ora che incespica il passo
e ho barattato le stelle
per l’arsura del tuo riposo:
uno straniero viandante
dai palmi ciechi
nel favillante tremolio di periferia.
Ho annoiato ogni stanco refolo
nel nome che la notte dilegua
per sfinire le nubi
al bagliore del lucifero pianeta