Marian Korte
ADESSO CHE
Adesso che l’amore
è una strana abitudine,
estinta specie della quale parlano
antichi documenti,
e si censura l’abbandonato officio
del dono di sé;
adesso che il ventre
dimentica di generare figli
e il ginocchio la sua grazia
e il capezzolo
la sua promessa felice
di miele ed essenza.
Adesso che la carne si annoda
e si spoglia,
va e si rivolta
sulla carne buona
senza lasciare profumi, semi
e battaglie vittoriose,
e raccogliendo in cambio
rotondi raccolti;
adesso che è vietata la tenerezza,
modalità perduta delle nonne;
che perse la carezza,
la sua avena generosa;
adesso che la pelle
delle pareti si palpano
maschio e femmina
senza raggiungere il mirto
la brace commossa,
ardo semplicemente
incinta e ubriaca.
Riscatto la parola primigenia
dell’utero,
e classica e stravagante
intraprendo l’impegno
di spogliarmi.
E amo.
Ana Istarù