Nel mio Paese un bicchiere di tristezza
svuotato tra i rivoli d’asfalto rappezzato
viene raccolto dalle mani che hanno commesso l’incertezza
di confessare all’improvviso il loro ultimo peccato.
Nel mio Paese si urla troppo ma il silenzio cerca l’oro
passeggiando nella notte di vetrine illuminate
in cui una voce che si ostina ad emergere dal coro
potrebbe solo aver la forza di ingrassare le risate.
Nel mio Paese la bellezza può far perdere il fiato
e ogni sguardo seducente riaccende lo stupore
di uno straniero che si arrende credendosi malato
mentre l’aria che respira lo trasforma in un signore.
Nel mio Paese esiste ancora l’uomo nero
e ai bambini è sconsigliato camminare con lo zoppo,
per dormire li si affida a chi li tiene un anno intero
perchè il buio fa paura ma la luce costa troppo.
Nel mio Paese ci conosciamo tutti
e abbiamo sempre un’opinione radicata
anche quando discutiamo dei più brutti
lo facciamo minacciando a mano armata.
Nel mio Paese la verità ha il profumo del mare
che si ritrae nel momento del digiuno
per poi seguire la luna e ritornare
senza prendere lezioni da nessuno.
Nel mio Paese c’è una storia che si deve raccontare
ed un vanto di cui essere orgogliosi
lasciando i libri e gli anziani ad invecchiare
come non fossero i ricordi più preziosi…
Nel mio Paese non saremo mai eterni
ma abbiamo un cuore da mettere sul banco
che batterà fino al più lungo degli inverni
anche perchè non vuol mostrare di esser stanco!
V7