CHIARA NOTTE
La luna è una zingara panciona
e la notte risplende, ma così chiara,
che le mie dita
non possono esser
che cristallo.
Mi è d’impaccio il vento.
Sono una spilla
malmessa
sul bavero
blu scuro
del
cielo
CIÀRA NÒCC
La lüna l’è öna stròlega bugiuna
e la nòcc la sberlüs, ma issé ciara,
che i mé dicc
no i pöl vès
che cristàl.
A l’me dà ’mpàs ol vènt.
Só öna spila,
malmetida,
sö ’l bàer
blö scür
del
cél
Maurizio Noris è di Albino, in provincia di Bergamo. Nato nel 1957. Scrive poesie in dialetto bergamasco, della media Valle Seriana.
da “Guardando per terra-Voci della poesia contemporanea in dialetto” AA. VV.
Lietocolle, collana Aretusa, pagg 280, cd audio, 18 euro
a cura di Piero Marelli
Questa antologia non ha la pretesa di essere un quadro generale della poesia in dialetto che si va scrivendo oggi in Italia, ma solo una campionatura di poeti nati attorno agli anni sessanta del secolo scorso, in grado, anche nella sua inevitabile parzialità, di testimoniare il desiderio, in loro, di affidarsi al dialetto per esprimere i propri bisogni di poesia, […] risulta evidente da queste poesie la necessità di uscire da una tradizione italiana (ma sì, diciamolo, anche da quella dialettale), che praticamente da sempre ha convalidato un modo di poesia, e quindi di linguaggio, incredibile e rifiutato, da tanta parte degli italiani,[…] un’elaborazione del fatto poetico senza complessi d’inferiorità, senza residui campanilistici all’interno delle varie lingue delle province, accettando lezioni d’autenticità da qualunque luogo provengano. […] siamo ormai in prossimità di una mutazione culturale con conseguenze al momento difficili da verificare. […] un conto è parlare dei problemi della dialettalità, un altro è cercare di capire cosa vuol dire oggi poesia in dialetto. […]
Non c’è negli autori di questo libro la consolazione del ricordo, la memoria come conforto, ma piuttosto l’intento di “salvare” una lingua che sentono ancora pronta ad accettare certi contenuti decisivi per la loro poetica, senza i quali tanta poesia, oggi in Italia, si presenta “igienicamente” perfetta ma sostanzialmente inutile. […]
È dovere di ogni poeta il tentativo di consegnare la sua opera ad una totalità che comprenda anche quella parte extra-poetica senza la quale, e questa è la proposta più significativa, nessuna poesia può veramente stabilire un contatto con il proprio tempo, ponendosi come possibile “rettifica” a tutta una tradizione lirica.
[…]
Un particolare e sentito ringraziamento va riconosciuto a Maurizio Noris, che mi ha accompagnato attivamente nell’elaborazione e nella cura del presente volume dedicato alla memoria di una voce poetica irripetibile: Assunta Finiguerra, la cui voce – registrata nel CD Audio incluso nel volume – è una preziosa testimonianza inedita donata da Antonio Libutti, Presidente dell’Ass.ne Culturale La Cetra & La Lyra di Rionero in Vulture, e gliene siamo tutti grati.
dalla introduzione di Piero Marelli
Gli autori:
Ivan Crico
Anna Maria Farabbi
Renzo Favaron
Fabio Franzin
Francesco Gabellini
Vincenzo Mastropirro
Maurizio Noris
Alfredo Panetta
Edoardo Zuccato