APPARENTI VIBRAZIONI
Ed è l’acacia un brivido
di fiori bianchi a grappoli ,che ondeggiano,
ai rari ,brevi soffi del maestrale.
Tra foglia e foglia,tiepido,
trema sul tiglio e spande intorno a se
le profumate essenze.
Primavera che avanza
dentro iridi cangianti a lungo attesa,
allontana gli inverni che riecheggiano
nell’ombra , in lontananza,
tra le mobili sabbie del deserto
delle nostre paure.
Ora voci dormienti
nelle piaghe rugose sopra gli alberi,
invisibili trame che drappeggiano
l’anima in fuga ai venti
che arrivano con rapido galoppo,
spargendo azzurre spighe.
Riemerge dalla brina
al tocco della luce un’altra terra,
scintillanti orizzonti ricorteggiano
la rosata mattina.
Sono i pensieri vele dentro un viaggio
verso incantate rive,
finché vivrai,sarà tra le mie braccia.-