Sono pochi i mondi in cui ho camminato,
poche le terre esplorate, i mari
E ancora mi chiedo il senso
di questo passaggio,
di questo attimo impertinente
che si dispiega in una notte,
o in un giorno senza futuro
Come chi guardando dall’alto
arrivasse a comprendere
che “tutto” è solo quello
che abbiamo visto
che abbiamo sentito
a volte come dolore violento
a volte come dolcezza
di un’assolata primavera d’infanzia.
A mia madre