Sbraita decoro il creditore, infierisce
sull’insolvente, gli minaccia galera,
fa adunare la gente al passeggio serale:
il giusto chiede giustizia al procuratore del re.
Gli è contro solo il bambino che trema
di paura e vergogna, ma che finge
di appartenere ad altri – non si stringe
al genitore maltrattato.
Il figlio debitore – io
sono stato.
Per il mio padre pregavo al mio Dio
una preghiera dal senso strano:
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo.