Il suono dei tuoi versi sconfina nel mio orecchio e deposita parole corporee, tangibili, dense. Un lessico terrigno e sensuoso.
Corpo è tua parola-chiave, col suo quasi-sinonimo carne, e il relativo campo semantico: testa, occhi, mani, labbra, piedi, braccia, seni.
È un corpo che vive eroticamente il suo rapporto con la realtà: un corpo che sente, tocca, palpa, abbraccia, bacia, entra, penetra, prende. Un corpo che morde, gusta, assapora, beve, ingoia. Che sorride e lacrima, si lascia travolgere,fa l’amore e si castra.
Ho usato solo parole tue, non ne ho aggiunta nessuna.