Rinvia alto il vertiginoso piccione, sboccia ali di rapina in un vagito salendo con la cattura infradito; la falcata urbana squarcia il piccione che fulminando si annida coi resti sul fondo del viale ridotto a pesto; a strada esala e rigonfia un vagone che fora e dilata i brulli paesaggi di quando in quando in quindici passaggi; col treno corrente va in comunione, via, il mite passeggero tramontante e forti folate di auto spoglianti; travisato dalle auto, lo sbucciato, peggior piegato sui piedi piagati, scopre le calde lentezze del sangue così dolce sanguina, convertito.