In prima elementare ho imparato a scrivere. Fino a Natale facemmo aste, cerchi; in gennaio cominciammo con le cornicette. Le lettere arrivarono una alla volta, prima le vocali a stampa, A E I O U, poi le consonanti, la B che era una donna con due borse, la P con una, la C e la G che si somigliavano troppo e ciascuna delle due voleva dire due suoni. Era già primavera quando affrontammo il corsivo – la m con tre gambe, la n con due – e soprattutto le difficilissime corsive maiuscole. Oggi scrivo questa poesia per ricordarmi la fatica delle dita strette attorno alla matita.
Giulio Mozzi è nato nel 1960. Abita a Padova. Lavora come consulente editoriale e insegnante di scrittura. Ha pubblicato alcune raccolte di racconti: Questo è il giardino (Theoria 1993), La felicità terrena (Einaudi 1996), Il male naturale (Mondadori 1998), Fantasmi e fughe (Einaudi 1999), Fiction (Einaudi 2001), Favole del morire (Laurana 2015). In versi ha pubblicato Il culto dei morti nell’Italia contemporanea (Einaudi 2000), Dall’archivio (Aragno 2014), e con il nome di Mariella Prestante Estremi amori, postume querele (’round midnight 2019). Insegna scrit-tura e narrazione dal 1993 e nel 2011 ha fondato a Milano, presso l’editore Laurana, la Bottega di narrazione (bottegadinarrazione.com). Con Stefano Brugnolo ha compilato due opere didattiche: Ricettario di scrittura creativa (Zanichelli 2000) e L’officina della parola (Sironi 2014). Nel 2019 ha pubblicato presso Sonzogno un Oracolo manuale per scrittrici e scrittori al quale è seguito nel 2020, scritto con Laura Pugno, un Oracolo manuale per poete e poeti.