spiegami l’etereo quando prese forma e le ossa archiviate dalle quale fuggi quando smisero d’informare la grazia dalla quale sotto tua benedizione discese cenere morta.
Irreprensibile penombra non nascita ma di lei seguito e la polvere iridescente cui soccombemmo.
Lo sgranato fortuito vessillo d’una landa desolata di molteplici parole quest’esilio volontario cui violacee grida ci spinsero.