L’opera è soprattutto un “canzoniere” amoroso, che prende forma compiuta nella sezione omonima, ma che investe ogni altra della sua luce autunnale. Una luce, forse bruscamente interrotta, a quanto ci è dato intuire, che tuttavia non si spegne.
L’autrice Veronica Fallini, nella suddivisione della silloge in brevi sezioni, sembra alludere a una scansione del tempo, a un percorso. Il lettore di queste pagine potrà tentarne l’esperienza in parallelo, avendo per guida la poesia.