Un’ansa rossa di terra malata:
è l’unico servizio che ti rendo,
donare l’avvenire, spazi intendo,
per poi finire con una fiammata.
Resto fedele al sole pur morendo,
tanta paura dolcemente è stata
l’attesa dei portenti immaginata
che s’è candito l’osso e non m’arrendo.
Quando divampa l’ultimo barbaglio
lieto m’affretto alla marea montante,
seguo sbavando il suo muggito e raglio.
Senso di questo fiore d’un istante,
corpo del nero ceppo senza maglio,
vento come una collera d’infante.