Sulle scale del fango immacolato
Con la bugia nelle costole, fissa
Arrampicava a monte un piccolo peccato
Pieno di gioia, in mano con le chiavi della rissa.
Raggiunto in cima guardava il mondo buio
Pieno di anime perse per la via
Dell’infelicità, vagando disinvolto
Tra gocce della pioggia bigia.
Diluviava turbato e il cielo rifiutava
L’apertura per i nuovi orizzonti
Le nuvole si strizzavano, di acqua caricavano
La mente, il cuore, l’essenza – assenti.
Felice, come un fanciullo in primavera
Il peccato scendeva, vestendo di buio lume
L’ ingenua confusione – l’unica vera
Che avvolgeva i cervelli come un fiume.
E luce fu! Tutti contenti, incoscienti
Ignorando il giorno di pioggia pura
Nell’ibrido di questa aria stupefacente
Sorridenti, abbracciando gioioso l’ira.
La pioggia morì senza lavare tutto
Che tutto di sporcizia viveva
Inflessibile il mondo immergeva nel lutto
Indifferente al gesto del peccato che lo uccideva.