E stenta il giorno a venire
e il destino ha orchestrato
che il vecchio canuto
è bambino indifeso
Brucia la goccia sul naso
il fuoco non arde
e nel mare fratello
il vento operoso
ha spezzato la vela
Il figlio poi padre
e poi figlio rimugina il male
seduto impalato sul trono
deglutisce parole
Il vecchio di marmo vestito
figlio poi padre e poi figlio
è caduto e senza la spada
Jasira ha oltraggiato
Omertosi ricordi
flagellano l’ anima
e il vecchio dal crine sbiadito
lascia il suo passo
all’ agonizzante puledro
E pulula il cielo di nubi
e la madre di un padre
che madre non è
asciuga la goccia che brucia
nell’ atrio del cuore
estingue il reato
lo assolve in segreto