Riccardo Schweizer
LA GIOIA DEL DANZATORE
C’è un inno che si allarga sulla tela
La mano tocca la sua memoria
da vicino da lontano
conduce la calligrafia
verso dove le lettere non si riconoscono più
Giubilo di una mano
che traccia lettere in forma
di linee erranti
Il desiderio è il loro cammino
Si posa lo sguardo
sulla distesa che esiste
solo nella gioia del danzatore
Una linea dopo l’altra si illumina
il vuoto
da un movimento inaugurale
dove assenza è il centro
L’aria del respiro
Oscillazione invisibile
L’occhio ascolta diluirsi il canto
a poco a poco le forme mutano lo sguardo
Niente sottomissione
Mohammed Bennis