subdola scava il tuo bel volto bianco,
la prima ruga di silenziosa metafora:
è già tua, fra passato e presente,
e la vorresti di qualcun’altra
passa la bellezza?
è la parte che lasci alla macina
degli anni, insieme al suo ricordo:
luce che si spegne a comando non tuo,
e resta un faro per questi miei occhi
che ti guardano incorruttibile e divina