al recinto d’ospedale
nell’ora più quieta d’un aprile favoloso
t’eri appoggiata con me stretto ai fianchi
lieve ci stordiva l’odore della siepe
coi fiori sospesi nell’aria tutt’azzurra
hai vent’anni da poco
mi trattieni col sorriso e i cari gesti delle mani
le belle mani di ragazza
non temere – ti dico – è l’amore che comincia
Aprile 1983