E senti un morso al cuore
quando nelle sere buie della vita
ti riscopri sola, e hai freddo.
È un lenzuolo lacerato, che copre ogni pensiero
superbie e arroganze, solidità proclamate
insicurezze che ti schiacciano a oltranza
veleni sputati senza capire
senza sapere, effimere convinzioni …
Eppure
nel cuore, senti
non urlare, io, ti sento
e cerco di sorridere al mondo
poi mi curvo in silenzio
sostengo ‘sto cuore in mano, m’arrendo
carezzo ogni piccolo cenno
bevo dalle sue labbra
quando le braccia distende
e nella sua presa mi stringe
e la, che non ho più paura
nei brevi momenti che m’ama
durerà poco
evapora svelto il mio tempo.
Tornerò a sentire le urla
a chiudere forte le mani
perché non mi sfugga via nulla
ogni tua amara parola
che si ritorce impetuosa che scava sfrontata.
Sbagliare sì è vero
eppure non ti sfiora il pensiero
né parola né confuso suono
di una medaglia che ha due facce
può essere falso il denaro
amaro il perdono, il buio
più nero del fondale del mare
apri gli occhi e guarda solo il sole
che la verità, fa male, sì, molto male …