Il cielo si tinge d’oro e d’argento,
ma a nessuno di noi è dato comprendere
la luce del giorno, i colori del mondo, il tempo della vita;
possiamo soltanto cogliere una scheggia di memoria
in un battito d’ali, una farfalla, un sorriso;
possiamo soltanto credere che l’ombra della notte
sia come la nuvola che passa,
che il vento di ieri ritorni domani
a spazzare i fili di un prato, l’orizzonte del cielo.
Oh tu, filo rosso del mio tempo,
forse qualcuno un giorno troverà,
tra i fili d’erba ai margini del bosco,
i fiori della nostra storia,
qualcuno che non lo saprà
guarderà il mondo dalle nostre terre.