Holger Droste
GUARIRE L’ASSENZA
E tu finisci per sistemare il libro, là in alto,
al posto giusto, quel piccolo incavo d’ombra e d’oblio
come l’angolo di terra che ti ritornerà.
Anche tu ritorni
al posto che ti spetta, davanti alla finestra, al tavolo,
a questo quadrato di neve che ancora nessuno ha forzato
e che va in tutti i sensi come la tua vita
tra le parole, le morti.
Sai bene che nessun luogo guarisce dall’assenza
più di quanto il merlo nel cadere non rovesci
l’asse della terra, ma tu persisti, o scriba,
nel prezzolare gli angeli:
un po’ d’oro nel fango, dite, che la notte resti aperta.
Guy Goffette