Finiranno per divorarmi viva
le mie speranze vagabonde, i timori,
le luci sopra le città e i successi altrui,
e l’anima che scorre sciolta
nel tempo che è solo acqua.
Più della malattia strazia il desiderio
di indossare i giorni della primavera
di essere asfalto caldo ondeggiante
di sostenere e spingere gli stormi
col soffio sopra i tetti rossi.