Amami su questa terra
e sulle pendici scoscese dell’aria,
come fanno le allodole, le cicale dei gelsi.
Nella luce color cobalto che inonda i campi di grano,
nei fantasmi dei gesti e delle parole
che misurano il tempo scheggiato,
il muto esistere dei sassi e dei muschi
sotto il velo del fiume che scorre.
Ascoltami in questa vita
come fa il ramarro dagli occhi fissi,
come le formiche nella polvere calda
quando annusano l’aria dagli steli dell’erba.
Nei miraggi variopinti della mente
che salgono alle solitudini del cielo
mentre il vento scuote i papaveri
e le teste dondolanti delle margherite.
In questo grano azzurro verde mare
inondami col profumo del tuo corpo,
tra i capelli color malto e i fili d’erba
respiriamo l’odore di questa luce,
così diversa da tutte le altre luci,
così uguale al battere dell’aria che fanno le cicale.