C’è agio nel crepuscolo serale,
è il gioco lungo gli assi del distinto:
è questa l’ora del combaciamento
del giorno con la notte,
dell’ombra con il corpo che imbrunisce;
è qui che il firmamento non spartisce
e l’uno è pure l’altro …
… ma niente appare strambo:
è vita che si libera,
nell’ambo.