Vivace nel palio impazza il cavallo
con gli occhi schiumati di grido
graffiando la terra, d’ardore vestito.
S’invola,s’allunga di forza.
La giostra è già vinta!
Impenna un saluto che spande delirio!
Indomita la furia scalpita il passo:
stramazza, s’accascia.
Il bianco stridore sulla polvere rossa
d’affanno animale già muore.
Lo sguardo al mio fianco
sbavato atterrito
distende un presente
di morte vivente.
Cala sul palio
l’agghiacciante frinire di cicale:
ne riconosco il canto
l’odore dell’arsura
da cui mi riparo – come consuetudine – sostando
all’ombra della mia stessa ombra