Oscar Brunetto
LA VOCE OTTICA
Era l’agitazione distratta dei lungofiume,
la fretta che accomuna i mezzogiorni:
il tuo passo disegnava l’ombra
di una falcata lunga sotto il sole.
Era un bisogno, quella meta,
sopravvivenza o forse vanità.
Uscì l’uomo dei traslochi da un portone,
il tuo sguardo inclinato lo seguiva
nello specchio che portava sotto il braccio.
Roberto Deidier