UN ALTRO MEDITERRANEO
Il mirto non sa degli alisei
la vellutata carezza
né l’impetuosa rabbia
delle acque del Nord,
la sua gelida morsa nei giorni d’inverno.
Di tenebrose cattedrali ignora
le spoglie ed austere mura,
e non conosce i cimiteri ventosi
dove timoroso affonda il piede.
Seriche chiome di giovani donne
ha cinto già in sponsali antichi,
e fiere teste di fulgidi eroi
ha consacrato in ardenti arene.
Di profumo accarezza
le onde arcane
del mare di secoli languido.
Mare intriso di decadente nostalgia
nelle tue morbide acque spumose
hai l’azzurro della lavanda
e del rosmarino in fiore
e di salvie intense
l’aroma solare che violetto esali.
Come a sedare la stanchezza improvvisa
di una foglia di oleandro
di vento sfinita
ma che ancora vuole navigare.
Vanessa Blix