Certe sere il mare è un’illusione maldestra:
dolente, pacato, con il profilo dell’ultima Itaca.
Allora, fingendo l’ingenuità dei relitti,
navighiamo le onde meridiane,
i lunghi ritorni disattesi.
E saranno -attempate- le mani di Penelope
a ritessere le trame di una vita
dentro l’anamnesi di un sogno.