Al calar della sera l’adonide scarlatta apre il giardino:
un chiodo di garofano mi fa vivere come un gufo nella notte,
i pensieri sono sfere di smeraldo sul muro del giardino,
il cuore una crepa di agrifogli nel petto,
il corpo una statua di cera e la mia essenza è tra le radici di un faggio.
Tra la magnolia stellata la sinfonia del grillo divide il cielo e la terra.
La torcia si spegne nell’ora delle crisalidi e
la mia vita è all’ombra del salice.
Un fiore di ginestra è l’effluvio della notte.
Una corona di mirtillo selvatico cinge i miei sensi e
le mie pupille sono anemoni oltre il cancello dell’ombra.
Il pianto è una begonia dai petali di cristallo.
Ai primi germogli di luce l’adonide scarlatta chiude il giardino.