a un tavolo intellettuali siedono di un poeta parlano
in occasione di un certo anniversario
il poeta è già da tempo
là dall’altra parte ah è proprio bello
dice piano una signora accanto a me
mentre di crema si spalma le mani annuisce
sussurra sommessa che meraviglia
ah che pensiero profondo
seria lei pensa seriamente
così come si addice a chi pensa di occasione in occasione
ah è proprio bello è proprio splendido
non so se la signora pensa alla poesia
alla morte forse alla vita agli intellettuali
nella produzione di parole alla crema per le mani ah forse
agli schienali delle sedie di tessuto sintetico
del color del mare
nell’assenza trepidante che profuma di amore e di sabbia
gli intellettuali inseriscono il poeta
negli scaffali dei significati
dello stile degli ismi perché mi pizzicano le domande
così stranamente
il poeta amava davvero tutte le donne cantate ascoltava
le onde di tutti quei mari pensava stanze di finestre aperte
sognava balconi sui giardini del sud nevi di settentrione
gialle cotogne d’oriente serre vetrate d’occidente
metafore nelle conchiglie enjambement nei porti
gradazioni di nuvole assonanze di meli in fiore
il fosforo dei fiammiferi trasformava in torce di passione
gli intellettuali parlano segatura di parole cade a terra ah perché
il cielo tace ecco l’ombra del poeta
eccola accanto al tavolo
inizia a piangere in quella fabbrica di parole
lacrime ah lacrime per il mondo
indegno di parole finalmente lo so non è mai tardi
questa è del poeta l’unica poesia non scritta
Božidar Stanišić