Tutti gli altri traducono: il pittore
schizza un mondo visibile da amare o da respingere;
frugando nella sua vita, il poeta cerca
e trova quelle immagini che feriscono e legano.
Impegnandosi a fare Arte la Vita,
fidando in noi per coprire il divario,
solo le tue note son meccanismo puro,
solo il tuo canto è un dono assoluto.
Mesci la tua presenza, scrosciante di gioia
sui pendii del ginocchio, sulle chiuse del dorso,
a invadere il nostro clima di silenzio e dubbio.
Tu solo, o canto immaginario, tu
non puoi dire sbagliata un’esistenza:
e mesci il tuo perdono come un vino.
foto: Bruno Maderna-Serenata per un satellite
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