Non c’è nulla di scientifico, lo sai,
in questo esporre gradualmente il viso
alle tentazioni, non c’è predizione
di scatto fremito di turbolenza
perché senza sapere è il tuo sentirti
ferocemente nel tepore,
nello sfinimento
tutto accade senza radar, senza
formarsi su coordinate, su mappe,
canovacci di epidermica sequenza
solo lo sconvolgerci
per un lampo di consenso,
nella fuliggine del giorno.
Foto: Arash Ashkar-Eyes in the sky