C’è un armadio appena un pò lustro
che ha udito le voci delle mie vecchie zie,
che ha udito la voce di mio nonno,
che ha udito la voce di mio padre.
A questi ricordi l’armadio è fedele.
Si ha torto di credere che sappia solo tacere
perché io ragiono con lui.
C’e anche un orologio a cucù di legno.
Non so perché non ha più’ voce.
Non voglio domandarglielo.
Può darsi che si sia spezzata
la voce che stava nelle sue molle,
semplicemente, come quella dei morti.
C’e anche una vecchia credenza
che sa di cera, di marmellata,
di carne, di pane e di pere mature.
E’ una domestica fedele che sa
di non doverci nulla rubare.
A casa mia son venuti in tanti, uomini e donne
che non hanno creduto a queste piccole anime.
E io sorrido che mi si pensi il solo vivente
quando un visitatore , entrando, mi dice:
– Come state, signor Jammes?