Luca Bresciani ci ricorda che il perdono proviene da un luogo, la memoria, dove ha chiamato la storia della propria famiglia e dove l’assenza del padre sembra essere il presupposto ad ogni possibile riavvicinamento: “Te ne sei andato di casa / mentre ero girato di schiena.”; “Quando manchi / manchi a tutti i figli / come un agosto decaduto / spinto giù dal calendario”. Il poeta chiama l’assenza del padre nel luogo salvo del ricordo dove far interagire i frammenti famigliari. Solo qui e solo riproducendone il suo lessico può avvenire il miracolo del perdono, dove la perdita viene accolta e si rimette - ancora - una colpa:
[…]
Non so dire con precisione
come si inizia a perdonare.
Forse basta scavare forte
ignorando gli urli delle unghie
[…]
La presa della bellezza
di chi vive con una sola risorsa:
disegnare nel proprio labirinto
una crepa che invita il mondo.
Notizia
Luca Bresciani (Pietrasanta, 1978) ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Lucertola (Edizioni del Leone, 2011), Modigliani (LietoColle, 2015), L’elabora-zione del tutto (Interno Poesia, 2017).
Sue poesie sono ospitate in diversi siti letterari, tra i quali Poetarum Silva, Atelier Poesia, Versante Ripido, Pioggia Obliqua e Interno Poesia.