«Questo libro comincia dalla fine, dal punto di arrivo. Poi, ricomincia, come il resoconto di una vita. E ci pone una delle domande fondamentali dell’esistenza: cosa resta di noi? La memoria nei cari, il bene fatto. In casi rari come questo, la poesia.»
(Dalla prefazione di Maria Grazia Calandrone)
Quartine del viso
Accanto a un viso, io imparo. Un viso è tutto un corpo che si apre. Mi ama come parte del paesaggio, vicino a terra e cielo. Occorre altro?
In treno, per strada, sull’automobile, sempre un viso mi stilla accanto, calice che resta colmo ore e ore. Io raddrizzo la schiena e bevo.
Su quel viso distendo il corpo intero. Come quando la notte sogni un angelo: all’alba vibri di una gioia ignota. Accanto a un viso, amore sgorga in petto –
non chiedere perché: tutto è perfetto.
Daniele Pietrini (1974-2016). Architetto, ha tradotto testi di filosofia orientale per le principali case editrici italiane. Sue poesie sono apparse su riviste italiane: Poesia, Pagine, Fermenti, inglesi: The Day Barque e greche: Poiein. Ha pubblicato tre libri di poesie: Il viaggiatore che non vuole sapere, Semar 2003, con presentazione di Dante Maffia; Il fortino dell’invisibile, Fermenti 2013, con presentazione di Gualtiero de Santi; La vita in più, LietoColle 2017, con presentazione di Maria Grazia Calandrone.