L'universo non ha cornice e io torno ad avere un padre: pianeta simile alla Terra con oceani sotto le ciglia.
La sua massa resta enorme ed è cattura dietro le spalle e come la città sulla calamita io sono l'eco di una fuga.
Succede affidandoci al sonno di vivere una caduta nel vuoto e una raffica di muscoli e ossa ci riporta a bordo di una tregua.
Dicono che è un riflesso arcaico che risale alla preistoria dell'uomo e nella fame di luce sul comodino si rinnova l'alleanza con il fuoco.
Cadiamo per lasciarci assomigliare nel quoziente a valle delle ferite e illusione o verità o non importa fondamentale è il chiaro che resta.
Luca Bresciani (Pietrasanta, 1978) ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Lucertola (Edizioni del Leone, 2011), Modigliani (Lietocolle, 2015), L’elaborazione del tutto (Interno Poesia, 2017) e Canzone del padre (Lietocolle, 2018). Le sue poesie sono ospitate in molti siti letterari tra cui Poetarum Silva, Atelier Poesia, Interno Poesia, Perigeion, Poesia del nostro tempo, Laboratori Poesia, I poeti sono vivi e sul quotidiano la Repubblica. Linea di galleggiamento è risultata tra i vincitori del premio Guido Gozzano 2019 e Anna Osti 2019 sezioni “silloge inedita”.