Nuotare nel fiume petroso del Tutto in cui nessuno si è inoltrato due volte, senza luna che disveli un suo segno – convertire la rena in strumento nell’umido odore di fumo di un falò fra le pietre: scavarne il suono, la forma – spartirsi un pezzo di pane, un sorso di vino, per trovare, nel contatto di mani, un’unica visione dell’acqua e di noi – gettare una sonda nell’universo dell’attimo in un silenzio d’avvento che faccia quasi sentire lo spazio che ascolta, l’ombra che trattiene ogni sillaba di ogni parola sacrificata nelle cerimonie del vivere.
Rosa Salvia, nata a Picerno (PZ), vive a Roma dal 1986. Ha pubblicato il romanzo breve La parabola di Elsa, (Osanna Edizioni, 1991), le raccolte poetiche Intermittenze (Aletti Editore, 2003), Luce e polvere (Aletti Editore, 2005), Le parole del mare (LietoColle, 2007 – Premio Le Cinque terre – Siro Guerrieri), Mi sta a cuore la trasparenza dell’aria (La Vita Felice, 2012 – finalista Premio Alda Merini, Brunate), Dolore dei Sassi (puntoacapo, 2015 – menzioni speciali Premio Lorenzo Montano e Premio Thesaurus – città di Matera), Il giardino dell’attesa (Samuele, 2017 – Premio Massa – San Domenichino, menzione speciale Premio Lorenzo Montano). La raccolta inedita Tempo innocente è stata segnalata con menzione d’onore sempre al Premio Lorenzo Montano. Numerosi i riconoscimenti letterari a sue poesie inedite. Infine varie poesie edite e inedite oltre che recensioni di poeti contemporanei sono apparse in antologie e riviste cartacee (quali, fra l’altro “L’Immaginazione” e “Poesia”) e riviste on line.